Guinea. 1968-70

Al ritorno dal Messico, anche sapendo che non avevo da fare il servizio militare (avevo ricevuto il "certificato di riforma" e quindi pensavo che l'accusa di "diserzione" fosse caduta), ho pensato comunque di andare a lavorare nei "paesi sottosviluppati", anche se questo non avrebbe servito a evitare il servizio militare. Gia`prima di partire avevo raccolto informazioni dall'UNESCO e da altre fonti. Ero andato a Roma dove in un ufficio (non ricordo se un ministero o delegazione unesco) mi avevano trattato con disprezzo, dicendo che ci voleva altro per aspirare a insegnare nei licei. Al minisrero degli esteri avevano richieste varie su fogli sparsi sulla scrivania, con confusione mentale su dove fosse la Zambia etc.
Alle mie domande mandate per lettera avevo ricevuto alcune offerte: dall'Algeria, che non mi interessava, e dal Congo-Kinshasa. Provai allora a mandare un paio di domande a "ministere de l'education nationale" in due o tre paesi. Mi rispose dalla Guinea un ispettore generale che aveva apprezzato la mia lettera. Era l'ispettore Behanzin, poi ministro, a cui faccio accenno nella pagina maestri
Ci manda una lettera dicendo di mandare i documenti che provano le nostre qualifiche, e poi ci manda un contratto. E poi ci arriva un telegramma che ci dice di presentarci all'aeroporto del Bourget, con data e ora, per un volo di Air Guinee. Arrivati li` la sera, chiediamo del volo di Air Guinee, ci dicono che non esiste. Dopo un po' sentiamo dire che c'e` un volo charter, al check-in ci confermano che e` per Conakry. Non abbiamo biglietti, ci domandano "vous etes professeurs"? "oui", e allora ci dicono di andare sulla pista, traversiamo la pista con i bagagli e saliamo. Sembra che mancasse gente, abbiamo sentito il pilota dire "sono stanco di aspettare, ora parto". All'arrivo a Conakry ci portano in pulmino a una specie di albergo e ci mollano li`. Abbiamo domandato dove era l'universita`, ma sulle strade erano tutti a ballare, era il 10^o anniversario dell'indipendenza. Il giorno dopo ancora tutti a ballare.  Alla fine dei festeggiamenti ci portano all'Institut Polytechnique de Conakry, dove incontro i colleghi, quasi tutti Russi. Questi, motivati solo dal soldo e non avendo presenti le problematiche didattiche date dall'eredita` coloniale, dettavano i loro corsi (questo era giustificato dalla scarsita` di libri).e richiedevano quello che avevano dettato, mentre io tendevo a privilegiare la soluzione di problemi e il laboratorio. Scontro quindi con i colleghi, ma anche con gli studenti. Inizialmente ho provato a saggiare la loro preparazione di base in matematica (strumento indispensaabile, come diceva giustamente Galileo), e ho trovato con stupore che (era il primo corso di fisica, al primo anno dell'universita`) avevano familiarita` col calcolo differenziale e integrale, e anche con le drivate parziali (probabilmente questo era il risultato dei programmi di liceo promossi da Behanzin, che era un matematico). Questi tendevano a snobbare la fisica sperimentale e quello che chiamavano "bricolage". Cosi` alla fine hanno sostituito il mio corso con uno di meccanica razionale, mentre sono venuti da me alcuni professori di liceo che apprezzavano questa novita`, che era in linea con le idee di un insegnamento concreto, in opposizione con quello in stile coloniale e nozionistico. Kante', il doyen de la faculte', era dalla mia parte, e sono iniziate interessanti discussioni sui metodi di insegnamento, che mi hsnno portato, insieme ai miei allievi, a collaborare con "teleenseignement", una istituzione per la riforma dell'insegnamento e la surformation degli insegnanti, istituita da Behanzin, (diventato poi ministro dell'insegnamento a distanza e della formazione ideologica).
L'ambasciata era una delle sedi piu` "disagiate". Il mio primo contatto con quel mondo avrebbe dovuto insegnarmi in  seguito di evitarlo...
L'ambasciatore quando ci siamo presentati ci ha chiesto di informarlo sulle attivita` di quei comunisti che predicano odio (cioe` i dirigenti della Guinea) ...
Paola, dopo un breve esperimento di insegnamento di statistica sanitaria (scomodo perche' non parlava ancora Francese), aveva ottenuto di andare a lavorare all'ospedale. Qui ha lavorato nel reparto di chirurgia, confrontata subito a operazioni (impegnativo ma istruttivo) e a difficili scelte sull'uso delle scarse risorse (come non dare medicine a chi sarebbe morto comunque o a chi se la sarebbe cavata comunque,...), sotto la direzione del Dr. Accar, esponente della destra (cioe` difensore degli interessi dei privilegiati, all'interno del governo), e con la collaborazione di Arlette Joseph-Noel, martinicana, gran lavoratrice e politicamente impegnata.
LaGuinea era interessante anche perche' vi si incontrava gente da tutto il mondo: Russi, Est-Europei, Egiziani, Tedeschi dell'Est e dell'Ovest, Cinesi, Vietnamiti, Cubani e anche Francesi e Italiani, Belgi e Canadesi e Americani. Infatti quando erano stati mollati bruscamente dalla Farncia (per il fatto di non aver aderito all'union francaise), Sekou Toure' ha fatto un giro del mondo e ottenuto appoggi da molte nazioni.
Come paese a partito unico e ideologia popolar-rivoluzionaria, con buoni rapporti con URSS e Cina, il paese era descritto sui nostri media come una dittatura di un uomo solo. Vista dall'interno dava invece l'impressione di situazione un po' anarchica, in cui diversi ministri avevano politiche molto diverse. Al presidente si rivolgevano quando due ministri litigavano, per cui sembrava che tutto fosse determinato da lui. Il Partito era definito come il partito di tutto il popolo, a cui tutti erano automaticamente membri, e la tessera del partito era chiamata carta d'identita`. C'erano dirigenti corrotti, ma anche dirigenti onesti. Il quadro "rivoluzionario" non corrispondeva per lo piu` alla realta`. Ma c'erano zone in cui la realta` rassomigliava di piu` all'intenzione.
Vicino a Conakry c'era la sede e la scuola del movimento che lottava per l'indipendenza della Guinea Bissau e delle Isole del Capo Verde, colonia portoghesi. Notevole l'ordine e l'organizzazione (in confronto a quelle della Guinea Conakry), e la preparazione politica dei giovani dirigenti e insegnanti. Amilcar Cabral l'ho sentito solo una volta, ma mi ha fatto una grande impressione per la sua esplicita critica della retorica rivoluzionaria antiimperialista allora in voga da quelle parti.
Noi nelle vacanze eravamo andati a fare lavoro volontario nella Guinea Forestale, e avevamo notato un reale spirito politico innovativo. Per il secondo anno di contratto chiedemmo di andare a lavorare a Gueckedou. Questo creo` un po' di attrito fra il ministro dell'Educazione e quello dell'Insegnamento a Distanza, ma alla fine ci lasciarono andare (nessun altro europeo voleva andare nell'interno; e la stessa Conakry per i dipomatici era cosiderata come una delle sedi piu` disagiate del mondo).
A Gueckedou (che allora aveva solo 13000 abitanti, e la sua provincia 130000) eravamo i soli bianchi, e Paola il solo medico. Ma non ci sentivamo spaesati, ci consideravano come dei loro. Avevamo una casetta di 3 stanze con tetto di latta, andavo a prendere l'acqua nel pozzo, la mattina andavo al mercato dove la madre del ministro degli esteri mi vendeva una zuppa di mais con cui facevo colazione. Il clima era buono, la mattina 18 gradi Celsius e 100% di umidita`, nel primo pomeriggio 33 gradi e 30% di umidita`.
L'ospedale, che era stato costruito tutto con lavoro volontario, era diretto da El Hadj Bare', un infermiere che faceva anche operazioni chirurgiche e parlava le 8 lingue locali.
Io insegnavo al liceo, e facevo un giro ogni settimana in una scuola media inferiore della provincia, a insegnare un po' di bricolage scientifico agli insegnanti. Avevo imparato molte cose in questo campo dai professori vietnamiti che insegnavano a Macenta (altra provincia della Guinea Forestale).  E Paola faceva dello screening sanitario sugli studenti. Andavamo in giro tranquilli anche la notte, sicuri che se avessimo avuto problemi come restare a piedi per un guasto alla Lambretta qualcuno ci avrebbe aiutato.
Qui ho conosciuto l'ispettore delle scuole elementari (ma in pratica anche delle scuole secondarie) Kourouma Karamoko. Avevo guadagnato la sua stima riparando un generatore elettrico, mostrando cosi` di non sapere solo le cose alla lavagna. Autodidatta, aveva studiato i libri di Maria Montessori. Qualche copia di diapositive fatte allora si trova a questo link.

Un dettaglio: a Conakry una volta ci siamo fatti portare due mobili nell'appartamento da un vicino, a cui abbiamno dato una mancia. Un altro si e` offeso perche' avremmo dovto dare i soldi a lui perche' era il capo. Dato quindi che noi non avevamo rispettato le regole, si e` sentito autorizzato a non seguirle neanche lui, e di notte ci ha rubato alcuni oggetti. La mattina dopo tutti lo sapevano e ci hanno detto di chiamare la polizia, che ha subito convocato il ragazzo che faceva lavori di casa da noi, e ha detto che lo avrebbe fatto confessare torturandolo. Gli ho detto che non ero d'accordo. Mi dice che e` necessario, si fa sempre cosi`, che fanno cosi` anche in Francia. Dato che esprimevo dubbi su quello, mi dice che lui lo sa bene, perche' ha lavorato a lungo coi Francesi e loro gli avevano insegnato di fare cosi`. Ho ritirato la denuncia, tanto il ladro era gia` scappato. 


Ritorno, 27 anni dopo

Nel 1997 Paola aveva avuto un breve incarico dal GVC (una ONG di Bologna) di andare in Guinea, per un progetto che avevano presso l'ospedale di Siguiri, nella zona saheliana, vicino al confine col Mali. Abbiamo prima alloggiato nel loro ufficio a Conakry, per poi partire in auto per Siguiri, circa 900 Km. La prima impressione e` stata che le case erano circondate da filo spinato e c'erano guardie armate a difesa delle case benestanti o straniere; mentre nel 1968-70 si andava in giro la notte liberamente e senza paura. Poi il percorso in auto era interrotto ogni 50 Km o meno da militari che chiedevano soldi (noi avevamo una lettera del ministero e per lo piu` ci lasciavano stare): pare che non ricevessero piu` lo stipendio e si rifacevano taglieggiando la gente. La ferrovia Conakry-Kankan non c'era piu`, e nemmeno voli aerei regolari. Abbiamo chiesto se potevamo visitare Gueckedou ma ci hanno detto che era molto pericoloso, c'erano i campi di rifugiati dalla Liberia e dalla Sierra Leone (in preda a guerre civili), e che bande armate dai paesi vicini entravano e facevano stragi.
All'ospedale di Siguiri mancava non solo i medicinali, ma anche l'acqua. L'apparecchio radiografico non funzionava, e anche se avevo mostrato loro che si poteva aggiustare non lo hanno fatto.
In giro mentre nel 1969 tutti i bambini parlavano Francese perche' andavano a scuola, negli anni seguenti la scolarizzazione era molto diminuita (per poi risalire molti anni dopo) e quindi avevamo meno possibilita`di parlare con la gente.
Un'esperienza interessante e positiva e` stato visitare (insieme all'ispettore Onivogui)  il villaggio di Fatoya, dove un'insegnante, Konigbe' Camara detta Tata, era riuscita a dare un eccezionale sviluppo alla scuola elementare locale. All'inizio gli anziani del villaggio (mussulmani come tutto il villaggio) erano molto scettici. Ma lei era riuscita non solo a convincere loro che anche una donna poteva essere una maestra, ma a far scolarizzare anche tutte le bambine (prima non ce n'era nemmeno una).  Si era convinto anche un villaggio vicino, che aveva assunto una maestra. Il villaggio viveva della raccolta di oro (fra l'altro, un lavoro pericoloso), e l'agricoltura era abbandonata, e lei diceva che l'oro sarebbe diventato piu` raro e poi avrbbero dovuto ritornare all'agricoltura e quindi la insegnava a scuola.
E` stato piacevole rivedere i miei amici. Oltre che Onivogui (mio studente e insegnante di liceo) che ho incontrato per caso a Siguiri dove si trovava come ispettore per gli esami di maturita`, siamo stati a cena da Ke'be' Samba, uno dei miei studenti (e insegnanti di liceo): in seguito aveva fatto un dottorato in Chimica-Fisica a Leningrado, e era diventato il segretario generale dei sindacati. Solo Karamoko era morto, di epatite virale.
Per le foto fatte in quella occasione, vedere le foto di Siguiri