Soggiorno a Copertino (LE), 1971-75

Di ritorno dalla Guinea, avevamo considerato la possibilita` di andare a fare lavoro volontario presso un prete nello stato di Meghalaya (Unione Indiana), ma infine un collega mi ha detto che all'universita` di Lecce (Puglia) cercavano docenti, Paola aveva saputo che anche lei avrebbe potuto lavorare in ospedale, e cosi`siamo partiti. Dopo l'interessante esperienza in un paese "sottosviluppato" (ci sarebbero da fare commenti su questo aggettivo), pensavamo di andare a fare un lavoro utile in una parte sottosviluppata dell'Italia. E poi attirava anche il vantaggio della stabilita` dei posti di lavoro in Italia.
Il Salento e` bello, estesi oliveti secolari, antichi villaggi di tufo, lunghe coste
Sia pure un po' lontane, c'erano le montagne della Basilicata (come fare senza montagne...), il Sirino, il Pollino, e la Sila.
I colleghi dell'Istituto di Fisica erano quasi tutti provenienti da Trieste e Padova. Quasi tutti giovani. Erano i tempi del post-'68, si parlava di politica, nei termini ideologici e manichei che si usava allora, ma era un ambiente vivace.
Ho fatto un concorso per assistente. Sul mio compito la commissione era scettica, ma i concorrenti erano solo 3, per cui sono stato "ternato" (il concorso era per un altro, che quindi ha vinto). Qualche anno dopo ho mandato il contenuto del mio compito a una rivista internazionale e e`n stato pubblicato. La ternatura mi permise anni dopo di diventare ope legis assistente di ruolo.
Abitavamo a Copertino, un grosso centro rurale. In principio eravamo bene accolti, in quanto un professore e un medico erano naturalmente parte della elite. Anche la politica locale era vivace. La societa` era divisa in due classi, da una parte notabili, professionisti, laureati, preti, carabilieri, giudici, etc. e dall'altra cafoni e comunisti. Ci sono state le elezioni comunali. Era la prima volta che tre laureati si presentavano per il "partito dei cafoni" (PCI), un fatto quasi scandaloso. Un commento sentito dopo un mio comizio: "e` uno come noi, non sa parlare" (e probabilmente per questo mi hanno votato). L'amministrazione comunale era con maggioranza assoluta della DC. Vincemmo le elezioni (maggioranza assoluta). Cominciarono tempi duri per la nuova amministrazione. Dei 30 netturbini, 27 si dettero ammalati per un mese, e alla visita fiscale i medici dichiararono due mesi (i medici erano d'accordo con l'opposizione, facevano parte delle persone per bene). I dipendenti del Comune erano stati assunti in modo clientelare. Il prete aveva diffuso la notizia che ero Valdese e che dovevano diffidare di me. Paola ha saputo dopo che all'ospedale facevano regolarmente il conto delle sue ore e se si trovava sotto i 40 settimanali l'avrebbero licenziata (cioe` non rinnovato il contratto semestrale).  Nostro figlio andava all'asilo. Quando il medico di riferimento dell'asilo aveva avuto notizia che David aveva una cardipatia congenita (certo non se ne sarebbe accorto lui, che non li visitava neanche), ha fatto sapere che non avrebbe potuto stare all'asilo, ma lui ci faceva il favore di tenerlo lo stesso. Siamo stati costretti immediatamente a ritirarlo. Altrimenti ci saremmo "compromessi" con quel notabile, che avrebbe potuto chiederci dei favori (non necessariamente onesti), e non avremmo, secondo la mentalita` locale, potuto rifiutare (salvo ritorsione, che sarebbe stata generalmente considerata come giustificata), e da questa mentalita` non erano esenti nemmeno i cafoni ("non avrebbe dovuto compromettersi...", anche se quello presentato come favore era poi una cosa dovuta). Analogamente quando c'e` stata la crisi petrolifera e chi aveva il gas a Copertino faceva aggiotaggio e sembrava che le bombole non ci fossero, ci proponeva di darcele (come favore, come faceva con tutti), e noi dovemmo stare al freddo. La mentalita` della elite era anche introiettata dalla classe inferiore. E anche i compagni comunisti consideravano naturale che un consigliere comunale non dovesse pagare multe per infrazioni stradali. Che uno stradino non avesse niente da dirmi. Se un giorno approvavo quello che uno aveva detto in una riunione, e un altro giorno ero contrario a un'altra cosa detta dallo stesso, ero considerato incoerente e inaffidabile.
I colleghi di Paola dicevano che per studiare uno ha fatto sacrifici (cioe` ha studiato), e poi "merita", cioe` merita di essere pagato e riverito senza per questo impegnarsi nel lavoro o nel migliorare la sua preparazione.  E che lei doveva mantenere le distanze dalle pazienti, e non dare delle spiegazioni, tanto non capiscono.
Una volta il direttore dell'ospedale aveva dato un ordine che non si posteggiassero le auto in un posto (che disturbava le ambulanze). Il giorno dopo c'era la sua auto posteggiata li'. In questo modo sottolineava che lui aveva il potere e le regole non valevano per lui. Se uno aveva un potere e non ne approfittava era un fesso. Era la morale del furbo e del fesso.
Se facevo qualcosa che non mi toccava e a vantaggio di un altro ero considerato uno "che non si fa gli affari propri", insomma moralmente riprovevole (insomma uno che potrebbe impicciarsi degli affari degli altri, magari denunciiando qualche illegalita`...).
Nel referendum per il divorzio, Copertino, che votava a maggioranza assoluta per il PCI, ha votato 67% SI, dopo una pesante campagna elettorale dei preti.
Un confronto. L'aggiustatore di radio diceva che studiare non serve, che per il suo lavoro ci vuole solo pratica. A Gueckedou conoscevo anche un aggiustatore di radio, che diceva che suo figlio doveva studiare, per poi poter fare meglio il suo mestiere. Un esempio di come pensavo in modo piu`simile ai Guineani che ai Salentini.
All'universita` gli studenti volevano il 30 per tutti. Dicevano che tanto saremo disoccupati (ma in cuor loro speravano nella promessa di un notabile protettore). Gli impiegati dell'amministrazione  e delle altre facolta` avevano pagato 5 o 6 mesi iniziali di stipendio a chi "aveva fatto loro avere il posto", e dicevano che era ingiusto quelli dell'istituto di fisica avevano avuto il posto gratis. Mi ero iscritto alla CGIL ma ne sono uscito presto perche' faceva una politica corporativa.
Per l'attivita` di ricerca e` sata interessante la collaborazione con Giulio Brautti (vedi anche questo link); ho fatto esperienza sperimentale sulle alte tensioni e alte frequenze, e studiato molte cose, dato che non mi ponevo il problema di scrivere articoli.
Il motivo del mio precipitoso trasloco al Nord e` stata la condizione di David, che per ogni problema dovevamo correre al nord (in particolare a Bergamo). Ma devo dire che anche il disagio di trovarmi in un ambiente con una mentalita`cosi` diversa dalla mia mi ha sospinto. Paola ha trovato un posto all'ospedale del suo paese natale, e io dopo un incontro con l'universita` di Modena (un presidente di corso di laurea squallido, e avrei dovuto lavorare con un capo col quale avevo l'impressione che avrei litigato per il suo carattere autoritario), mi sono inserito (portando il mio posto di assistente in sovrannumero) a Parma (sia pure con qualche resistenza corporativa). Nel frattempo ho fatto per un semestre il pendolare fra Lecce e Montecchio Emilia.
Ho notato subito una diversa amministrazione locale: gli uffici comunali aperti dalle 8 alle 2, entro alle 8 e esco col certificato alle 8,15. A Copertino uffici aperti dalle 10 alle 12 (comodo per chi lavora...), presenti la domanda e torni dopo 3 giorni nello stesso orario (e naturalmente ti stanno facendo un favore..) . Per il trasferimento residenza di David i carabinieri di Montecchio dicono che dovrebbero richiedere il certificato di buona condotta, ma non c'e` bisogno, perche' cosa vuoi che abbia fatto di male un bambino di 10 mesi... Mi e` sembrata una grande prova di intelligenza.
Direi che mi sono sentito piu` culturalmente estraneo a Lecce che a Gueckedou o a Pechino.