3 soggiorni in USA

1)  1968. Tornato in Italia (avendo saputo che avevo ricevuto il "certificato di riforma" e quindi pensavo che l'accusa di "diserzione" fosse decaduta, ho avuto l'occasione (come ho detto nella pagina Messico) di traversare l'Atlantico su un cargo. I miei punti d'appoggio in USA sono stati i miei zii a Colgate (NY), i cugini in Alabama e amici egiziani a Berkeley (California), e il modo di trasporto autostop e autobus.
Appena sbarcato a NY, avendo biglietti da 50 dollari, sono andato in un negozio per cambiarlo in spiccioli, e mi hanno scacciato urgentemente, e cosi` in un secondo posto, infine ci sono riuscito in banca. Quando l'ho raccontato a mia zia mi ha detto che quelli avevano paura che qualcuno vedendo mi saltasse addosso per rapinarmi (anche lei la considerava una cosa ovvia).
A NY ho alloggiato a un albergo dell'YMCA, che sembrava una prigione, e si pagava attraverso delle sbarre.
Andato a sentire un seminario alla Columbia University, tornando ho preso la metropolitana nel verso sbagliato, e uscendo mi stupivo che i passanti erano tutti negri; una signora con aria materna mi dice "lei deve essersi sbagliatoi strada", dico "si" e mi indica di andare rapidamente verso la metropolitana. Il quartiere Harlem era pericoloso.
Ho provato a andare in un ufficio che faceva da tramite per chi voleva portare l'auto in un altro posto, fornendo una possibilita` di viaggio a buon mercato; nella sala d'attesa eravamo controllati che nessuno parlasse con un altro, per paura che ci si mettesse d'accordo di fare un viaggio insieme con una sola auto. Preso un autobus per l'Alabama. Un ubriaco in autobus, l'autista chiama la polizia che arriva subito e lo preleva per portarlo in galera.
Ripreso il viaggio in autostop. In Arizona andavo a piedi in strada di una cittadina, ero il solo, e la polizia mi ha fermato, uno mi controllava il documento mentre l'altro mi teneva la pistola puntata contro.
A Berkeley alloggiato da amici egiziani, ambiente stimolante 1968, esperimenti di vita comunitaria (ho rischiato anche di conoscere un gruppo che poi si sono ammazzati in massa in Guyana), tutti usavano LSD e marijuana (ho provato a fumare marijuana ma ho trovato che faceva schifo come il tabacco).
Da li' sono partito per il Messico


2) 1980(?). Invitato da centri di ricerca a Brookhaven (NY), Fermilab (Illinois) e Stanford (California). Per avere il visto dovevo riempire un modulo in cui fra l'altro dovevo dire se ero mai stato iscritto a un partito comunista. Ho scritto di si, pensando che con un invito del genere non me lo potevano negare. Infatti me lo hanno dato, ma con l'indicazione precisa dei posti visitati e del programma di viaggio. E poi ho saputo che tutti i miei colleghi che mi avevano invitato erano stati avvertiti del pericolo.
Ho trovato un ambiente scientifico molto aperto e che incoraggiava le novita`.
Una notevole soddisfazione e` stata il mio seminario al Fermilab. Il direttore (come mi hanno detto poi, e che era noto per essere particolarmente polemico) era convinto a priori che quello che avrei raccontato era sbagliato, e ha subito cominciato a fare obiezioni, che ho smontato, e si e` convinto. Poco tempo dopo mi ha mandato una lettera di invito per una fellowship nel loro laboratorio.



3) 1986 visiting scholar a Stanford. 9 mesi, di cui 6 con Paola, David (12 anni) e Eva (9 anni). Nel periodo in cui ero da solo, alloggiavo presso una signora messicana a Redwood City, zona popolata da Messicani vicino a Menlo Park e Stanford. Una volta avevo detto dove abitavo e il mio interlocutore aveva fatto una faccia alarmata, ma poi aveva aggiunto "ma tu parli Spagnolo..." (insomma rischiavo meno). Con la famiglia poi ho alloggiato nei quartieri di belle ville di Stanford. La linea di separazione passava per la ferrovia. Al di la` erano catapecchie. Ho visto piu`di una volta (al di la` della ferrovia) un arresto di persone stese sull'auto con armi puntate da parte della polizia.
L'ambiente di Stanford e` molto internazionale, sia come docenti che come studenti.
Quelli con cui collaboravo erano un Ucraino, un Moldavo, un Coreano, un Tedesco, un Ungherese, ...
Si lavorava molto ma senza stress eccessivo, e si veniva incoraggiati a innovare.
David e Eva andavano a scuola. Dopo un mese Eva era la piu` brava della classe (anche in Inglese! diceva il suo maestro). La scuola media di David faceva una buona impressione. Avevano invitato i parenti a scuola e mostrato cosa gli studenti sapevano fare. Problemi di analisi combinatoria: risolvevano problemi difficili, ma poi si capiva che avevano presentato un caso simile dicendo quale era la soluzione, e poi ne avevano presentato uno da risolvere che era uguale con numeri cambiati. Ogni tanto tornavano a casa dicendo: ero il solo della classe che sapeva che il Venezuela e in sudAmerica, o che il Messico confina con gli USA, o che Atene e` in Grecia. C'era fra gli studenti una notevole pressione al conformismo, ma i nostri figli non se ne preoccupavano anche se gli altri li prendevano in giro, e continuavano per esempio a portare lo zainetto con tutte e due le spalle. Altri figli di stranieri si rifiutavano di parlare in casa la loro lingua.




Cenno a qualche argomento da approfondire

La scuola.
Si dice che la scuola americana e` di basso livello. Se si guarda a cosa fanno di matematica o di geografia nelle medie superiori, e` anche vero. Ma in un certo modo e` efficiente: lo scopo e` di formare persone dotate di autostima (il che e` sempre utile nella vita, ma degenera facilemnte in presunzione e superficialita`) e dei buoni cittadini orgogliosi di essere Americani.
Una delle ragioni per cui non ho preso in considerazione le offerte di lavoro in USA, e anche a Stanford, e` quella che non avrei voluto che i miei figli seguissero in tutto il corso di studi quella scuola (andrebbe bene solo il dottorato). Altro motivo e` quello sanitario. Non e` un paese per malati cronici.

Ignoranza
Uno dei risultati della superficialita`della scuola e dei media (non tutti; alcuni sono ottimi) e` una scarsa cultura generale. Numerosi sono gli aneddoti che si sentono raccontare.
Un amico giornalista che era un anno all'univ. di  Stanford raccontava che gli studenti del primo anno pensavano che l'unico paese al mondo ad avere una costituzione fossero gli USA.
A un altro che aveva un computer gli hanno domandato "come farai in Italia? avete l'energia elettrica? "
Un ragazzo al quale avevo detto che Hamburger deriva dalla citta` di Hamburg, rispose: "ci sara`, come dici una citta` che si chiama cosi`, ma e` evidente che deriva da Ham (prosciutto) e Burger, che vuol dire panino".
Una signora diceva che ovviamente Cambridge (England) era stata chiamata cosi` riprendendo il nome da Cambridge (Massachusetts). E poi sono convinti che la pizza, la birra etc. siano state inventate in America.
Ma la lista diventa noiosa.
Una volta ho fatto io la figura dell'ignorante, era il 1968 o il 1980 (non ricordo bene), e non avevo mai sentito parlare dei ristoranti McDonald.

Semplicita` amministrativa.
In California per avere la patente si fa l'esame, ti fanno la foto e ti danno la patente. Le procedure che da noi sono complicate o incerte, la` sono semplici e chiare. E anche le cause in tribunale non durano quanto da noi.
E` un paese organizzato per integrare immigrati da diverse culture. Per cui le regole sono semplici (tanto che le capisco anch'io, cosa che non avviene con le leggi italiane), anche direi un'ideologia semplicistica. Semplici ma dure. Tant'e` vero che g;i USA sono uno dei paesi piu`repressivi del mondo (per il rapporto fra carcerati e popolazione totale, e` uno dei piu`alti al mondo, insieme a Russia e sud Africa). (vedere l'Economist e Wikipedia)
L'integrazione funziona, e gli immigrati sono selezionati fra quelli che possono dare un contributo al paese, in particolare nell'universita` sono un componente essenziale (visto anche che nelle scienze i giovani Americani sono poco inclini a fare piu`fatica per guadagnare meno).
A proposito di punizioni, una volta arriva a Paola la comunicazione di pagare una multa (per non aver guidato nella corsia libera piu` a destra) do 50 dollari. Va a pagarla, e dopo poco riceve un'altra lettera che non avendo pagato i 50 ne deve pagare 600. Per fortuna aveva tenuto la ricevuta, e va e si scusano, dicono e` stato un errore, lo cancelliamo sul computer. Dopo un po' per lo stesso motivo sono 2000 dollari o 6 mesi di galera. Altre scuse, errore, e poi e`finita li`.
Sempre a proposito di leggi semplici, a Dali avevo comprato un paio di quadretti di marmo, e un professore di scuola media americano ne aveva comprato 1000, diceva che poi li avrebbe rivenduti, io pensavo che non avrei saputo come fare, se era lecito, se serviva un permesso prima, che procedure, se avrei dovuto fare una partita IVA, e invidiavo quella semplicita`.

Ricerca scientifica
Ho notato che  i referees americani mi sono sembrati piu` accurati e obiettivi (e utili per eventual;i revisioni) di quelli europei, che spesso hanno sprezzantemente bocciato un articolo senza spiegazione (che poi una volta pubblicato ha avuto decine di citazioni). Un'eccezione e` stato un noto fisico americano che ha bocciato un mio articolo con una giustificazione assurda e poi ha pubblicato 6 mesi dopo gli stessi contenuti.
Nella ricerca mi sono trovato bene, la tendenza dei capi e` stata di incoraggiare (anche idee strane e anche a uno sconosciuto) piuttosto che snobbare.
Altro vantaggio e` l'apertura verso gli stranieri.
Adesso sento dire che per lo piu` i lavori sono "a progetto" e che la qualita` piu` richiesta per assumere qualcuno e` la sua capacita` a attrarre finanziamenti. Sembra insomma che il sistema sia un po' decaduto.

Un altro paio di naneddoti.
Sento un Americano e un Thai che parlano. Il primo dice: non si dice Bangkok, si dice Beeengkok! l'altro lo guarda un po' stupito, e il primo ripete (con l'aria di dire ripeti con me): Beeengkok!  l'altro che guarda ancora con aria interrogativa, e infine il primo scuote la testa.
Due ragazze in un treno nell'allora Germania Orientale. Non avevano pagato il biglietto. Una dice all'altra, un po' timorosa, "non aver paura, non possono farci niente, cosa vuoi, che ci mettano in galera? allora si` che casino che farebbe la nostra ambasciata! ci tirerebbero subito fuori!"
Del resto non avevano tutti i torti: i militari aviatori incoscienti che hanno ammazzato 20 persone al Cermis e i militari che stupravano a Okinawa non sono stati condannati.

Altra oservazione:
mentre ero a Stanford ho sentito di un grave inquinamento del terreno dovuto a una importante azienda di Palo Alto. I giornali non ne avevano parlato. Mi hanno spiegato che tutti dipendevano dalla pubblicita` e non potevano permettersi di perdere un cliente come quella azienda. Questo fa ripensare ai concetti di pubblicita` commerciale e liberta` di stampa.